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con Ossi Oswalda
Germania 1918
Ossi è una ragazza che vive sotto la stretta sorveglianza dello zio e della governante. Quando il primo deve assentarsi per un viaggio, la giovane si illude di poter respirare un po’, ma ben presto scopre che non è così a causa dell’arrivo di un tutore ancora più rigido. In Ossi inizia a maturare la convinzione che la libertà le sia sottratta in quanto donna, così decide di travestirsi e provare per una sera come sarebbe la sua vita se fosse nata uomo. Questa trasformazione provocherà una serie di buffi e sconvenienti equivoci – compreso un bacio “omosessuale”. Questo film ha più di 90 anni, eppure la sua freschezza rimane inalterata: si tratta di una commedia esilarante, studiata alla perfezione in ogni dettaglio, ma c’è qualcosa di più. Lubitsch affronta, in un’opera così leggera, un tema delicato come quello dell’emancipazione femminile, e vi inserisce una scena scandalosa per quegli anni come il bacio finto-omosessuale tra Ossi travestita e il tutore. "Non vorrei essere uomo”, in definitiva, è uno di quei film in cui è sicuramente presente quel famoso – e un po’ misterioso – 'Lubitsch Touch'.